Federico Dimarco ha raggiunto il suo obbiettivo: quel gol con l’Inter che tanto sognava da bambino. L’inizio di un percorso di crescita che lo ha portato alla convocazione in Nazionale, come premio per le sue recenti prestazioni. E suo fratello minore Christian ha raccontato che dopo la partita con la Sampdoria, gli ha fatto i complimenti, dicendogli che, sapendo benissimo quello che ha passato prima di arrivare dove ora si trova, se lo merita davvero.
Federico e Christian Dimarco sono legati, oltre che da uno splendido rapporto, anche dall’Inter. Entrambi sono cresciuti nelle giovanili della squadra, e dal ruolo di terzino sinistro. Il giocatore, classe 2002, si è raccontato. È rimasto a fianco con piacere a suo fratello durante questa scalata. D’altronde, Federico era felicissimo: giocare nell’Inter e segnare un gol del genere era sempre stato il suo sogno. In famiglia sono espolosi di felicità. Al momento, Christian si trovava a pranzo insieme alla squadra, al momento della rete ha esultato senza guardare in faccia a nessuno. Hanno un grande legame, e come ha affermato, lui viene prima di tutto.
Federico ha dimostrato di crederci, nonostante tutte le difficoltà incontrate durante il suo percorso. Questo dipende tutto dai sacrifici che si è disposti a fare per raggiungere il proprio obbiettivo. Negli anni, non sono mancati i problemi, tra infortuni e impiego ridotto. Ma nonostante tutto, ci ha sempre creduto. La differenza sta tutta qui: lottare per crederci.
La gavetta di Christian al Fiorenzuola, pare proseguire bene, trovando buon spazio. Col mister ed i compagni, conferma lui stesso di essersi trovato subito, una sorpresa, dato che era passato soltanto un mese e mezzo e non avevano affrontato alcuna amichevole. Quella in Coppa Italia-Serie-C con la Virtus Entella, è stata la prima vera partita, poiché nel precampionato, sono stati frenati dall’avvento del Covid-19. Sono una buona squadra, ma pian piano miglioreranno ancora.
Se ti piace lo sport e le scommesse sportive, il sito di betmaster italia, offre quello che cerchi più bonus benvenuto
Nelle giovanili ha bruciato le tappe, ma adesso è arrivato il momento di confrontarsi con i grandi. Christian conferma che il suo obbiettivo è quello di mettersi in gioco. Così, ha preferito una società dove poter affermare le sue qualità in modo costante, piuttosto che sceglierne una dove avrebbe avuto meno spazio. Questa è una fase di carriera fondamentale. E ne è consapevole, per crescere e farsi vedere.
Senza dubbio, dimostra già una mentalità da professionista. Non vuole sembrare presuntuoso, ma la sua è una mentalità vincente. Occorre essere realisti, ma puntare al meglio possibile su dove poter arrivare. Avendo un fratello che ti insegna determinate cose, riesci a bruciare le tappe, ma nel calcio dei grandi dipenderà solo da te e dalla tua fortuna. Ma l’avere un fratello che gioca in Serie-A non gli mette alcuna pressione. Anzi, per lui è una spinta in più a fare meglio.
Stesso ruolo e stessa squadra in cui sono cresciuti. Ma per Christian, a livello tecnico è più avanti Federico. Mentre lui è più strutturato a livello fisico. Ma in generale, hanno le stesse caratteristiche. All’Inter ci sono arrivati iniziando entrambi nel Calvairate, club dove Federico è passato in squadra all’età di 7 anni. Christian, invece, a 11 anni.
Per quanto riguarda gli allenatori, Christian ricorda in particolare Zanchetta, che l’ha allenato due anni in Under 17. Ma comunque, tutti quanti hanno dato qualcosa. Il percorso di quell’ Under 17 ha avuto un peso determinate. La vittoria con la Roma è stata la loro consacrazione. E ora, pensando al futuro, il suo sogno più grande è quello di esordire a San Siro con l’Inter, magari subentrando a suo fratello.